Dylan Thomas. "Non andarci cauto in quella buonanotte", con nota critica e traduzione di Erminia Passannanti
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Non andarci cauto in quella buonanotte Traduzione di Erminia Passannanti (Oxford, luglio 2002) Non andarci cauto in quella buonanotte, vecchio, ardi e farnetica allo svanir del giorno; rabbia, rabbia contro il morire della luce. Sebbene i saggi, prossimi alla fine, dicano giusto il buio perché con le parole non hanno inforcato fulmini, non vanno cauti in quella buonanotte. I prodi uomini - un ultimo saluto- che gridano quanto fulgidi avrebbero danzato i loro ultimi gesti in una verde baia, hanno rabbia, rabbia contro il morire della luce. Selvaggi uomini che afferrarono e cantarono il sole in volo e troppo tardi si videro a rimpiangerlo nel suo percorso, non vanno cauti in quella buonanotte. Uomini solenni, prossimi alla fine, a cui la vista muore, che come meteore con ciechi occhi potrebbero brillare ed esser gai, hanno rabbia, rabbia contro il morire della luce. E tu, padre mio, là sulla tua triste vetta, maledici, benedicimi ora, ti prego, con le violente lacrime. Non an...