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Visualizzazione dei post da aprile 25, 2025

Recensione di Raffaele Piazza. Erminia Passannanti: Extasis, LietoColle.

Erminia Passannanti: Extasis, LietoColle, Faloppio (CO) 2003, pagg.41, €10   Questi due libri di poesia, originariamente, erano un libro solo, per cui, sono da considerarsi come un unicum e, per questo, ce ne occupiamo insieme in questa sede, innanzitutto per trovare il filo rosso che lega l’uno all’altro. Direi che il denominatore comune, che è poi la cifra che caratterizza questa poeta, che insegna Letteratura italiana in un College di Oxford ed è tutor in letteratura comparata presso l’Università di Oxford, oltre ad essere traduttrice di poesia e narrativa inglese, gallese e irlandese, in particolare di Emily Bronte, Dylan Thomas, Silvia Plath e il premio Nobel Seamus Heaney, e che ha all’attivo saggi e altri libri di poesia e narrativa, sia la sua manifesta vocazione verso un terrestre misticismo sofferto e passionale, che si apre a squarci sulla pagina scritta con immagini variegate e sottili: del resto questa caratteristica si evince chiaramente dai titoli delle due raccolte ...

"Eri la mia Regina" / "You were my Queen". Erminia Passannnti,. Poesia tradotta da Peter Dale. Londra, 2001.

 UN POESIA IN MEMORIA DELLA MADRE. tradotta dal poeta e traduttore inglese Peter Dale (2001) Eri la mia regina eri la mia Regina in trono  al bordo del tuo letto. mia Regina pensosa dinanzi al mare sconfinato del tuo sguardo – quello sguardo che ti portava sempre a un pascolo disteso, alle vette innevate, al guado dei torrenti rovinosi che serpeggiavano nel tuo passato. quegli anni tuoi nel vento dove, fredde e grigie, le pale del vecchio mulino di tuo padre sollevano dal fango grovigli di anguille e, infine, frainteso, un raro amore in cambio. sempre una regina anche nel tuo letto d’ospedale, così abile a difendere il tuo essere, piena di ciò che solo conta al mondo: quel tuo inimitabile linguaggio. You were my Queen you were my Queen enthroned at the edge of your bed. my pensive Queen before the boundless sea of your gaze— that gaze which always carried you to a wide pasture, to the snow-covered peaks, to the ford of ruinous streams that wound through your past. thos...