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Visualizzazione dei post da maggio 16, 2016

DANIELE MEDICI SALERNO (1960-2000) POESIE

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AT. Canto di  periferia Febbraio  In bilico Onde Placide Cinghiale Oltre il tuo viso      AT.  Come sei bella.  Con le tue nebbie azzurrine  il tuo buio d’arancio  che lavora  i tuoi fiumi  viaggi lontani  le tue valli  d’agnelli docili  e rosso-codati  cavalli  le tue fosse  cadute da cui riemergi  le tue piante verdi  il tuo rivo Calore  i tuoi semi di sale  le zolle scure  macchie sulla pelle  le spighe d’orzo  dei desideri.  Tu sei la terra.  Fossi il mare che ti abbraccia  la luna che ti guarda  il sole che ti scalda.  Come sei bella.  Così imperfetta.  Così imperfetta  da poterti  amare.     Canto di periferia Ed ora ascoltate con me  questo dolcissimo canto  che proviene  da remote vastità  vicoli lontani  spersi nei meandri bui  di periferia.  Note malinconiche  una voce di donna  diffonde nella notte  l’eco di un’infelicità  senza luogo  senza tempo un po’ più lontano  il rumore del mare.  Questa voce giunge