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JE SUIS PARCE QUE J’ACCUSE

Come ormai è chiaro da anni ed anni ed anni a chi ci segue dall'uscita di Erodiade nel 2000 – l'enfasi è sulla bocca come strumento della parola e dunque del pensiero. Bocca che articola, così come la poesia, anche l'opinione politica, l'ideologia. Non si silenzieranno i blog, come è stato di recente minacciato dall'ex soubrette, oggi parlamentare. La libertà del cittadino dinanzi alle autorità è la possibilità dell’interrogazione e dell'inchiesta. Imprescindibile. Anche se troppo spesso interrogazioni e inchieste rimangono non rispose, insolute. Sono 70 anni che questo Paese è in mano alla delinquenza politica e amministrativa delle alte sfere, che lo ammutolisce. È diventata la sua identità culturale, il suo ridicolo. L'italiano medio vive la dimensione arcaica di una ludicità quotidiana fatta di autoinganno. Intorno a questo gioco, tutto è legittimo e possibile perché troppo impegnativo, ostico, impenetrabile. L'italiano medio non è un mostr

STORIA DI S. ST, SARTA E NUBILE. Poemetto, 2007 (Erminia Passannanti)

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  STORIA DI S. ST, SARTA E NUBILE   Omaggio a Jung * di notte sono tormentata da migliaia di serpi il mio letto è tappeto di aghi di pino vi appoggio la testa insostituibile sono la duplice politecnica sono la regina degli orfani mandano danaro a vagoni verso la mia capitale ho creato la giogaia dalla cima più alta forse un bimbo verde nasce. ** volevo dire pressappoco ferro cuscino sogno predicazione a punto basso porta vetrata ventilazione stoffa, sì, stoffa tagliata come burro la razione d’emozione che riferisco alla parola “forbici”. finestra, e pertugio, sono soltanto un’amante del clavicembalo. il fiore è la camelia. O Signore, qui riaffiora un’idea palpitante come corolla lieve o sentiment d’incomplétude . *** sono stata danneggiata grandemente da un rinvenimento quanto mai remoto. ogni volta rifà la sua degna comparsa verde e in vetrina selvaggio lacrimante ridotto a lutto e in guerra proprietario d’uno schiavo fu

In memoria del poeta salernitano, Daniele Medici.

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Daniele Medici     Poesie  e una nota commemorativa     "Nella caligine dorata veleggia come per incanto sospesa una nota di tristezza."               ("Mattina")   Poesie 1. AT. 2. Canto di  periferia 3. Febbraio 4. In bilico 5. Onde Placide 6. Cinghiale 7. Canto di periferia 8. Oltre il tuo viso       AT.   Come sei bella. Con le tue nebbie azzurrine il tuo buio d’arancio che lavora i tuoi fiumi viaggi lontani le tue valli d’agnelli docili e rosso-codati cavalli le tue fosse cadute da cui riemergi le tue piante verdi il tuo rivo Calore i tuoi semi di sale le zolle scure macchie sulla pelle le spighe d’orzo dei desideri.   Tu sei la terra. Fossi il mare che ti abbra