
“Il vortice” era l’anima mia colta in un vortice andava a piedi scalzi su un tappeto di conchiglie infrante il mare di fianco recitava un salmo con le sue spume bionde sotto il sole di marzo volavano i capelli inanellati in quel vortice come lunghi pensieri ch’alle nubi s’innalzano e dalle spalle mi strappava il manto azzurro come negli occhi il pianto. (12 luglio 2025) Erminia Passannanti Commento al testo La poesia "Il vortice" si sviluppa in versi liberi e brevi, con costante ricorso all’enjambement e all’isolamento del verso singolo. Questa scelta formale, tutt’altro che ornamentale, è funzionale alla restituzione di uno stato emotivo perturbato: il ritmo spezzato e frammentario traduce visivamente e fonicamente l’instabilità interiore del soggetto lirico, replicando l’effetto di disorientamento evocato dal titolo. L’andamento esitante della versificazione mima quello del pensier...