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DANIELE MEDICI SALERNO (1960-2000) POESIE

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AT. Canto di  periferia Febbraio  In bilico Onde Placide Cinghiale Oltre il tuo viso      AT.  Come sei bella.  Con le tue nebbie azzurrine  il tuo buio d’arancio  che lavora  i tuoi fiumi  viaggi lontani  le tue valli  d’agnelli docili  e rosso-codati  cavalli  le tue fosse  cadute da cui riemergi  le tue piante verdi  il tuo rivo Calore  i tuoi semi di sale  le zolle scure  macchie sulla pelle  le spighe d’orzo  dei desideri.  Tu sei la terra.  Fossi il mare che ti abbraccia  la luna che ti guarda  il sole che ti scalda.  Come sei bella.  Così imperfetta.  Così imperfetta  da poterti  amare.     Canto di periferia Ed ora ascoltate con me  questo dolcissimo canto  che proviene  da remote vastità  vicoli lontani  spersi nei meandri bui  di periferia.  Note malinconiche  una voce di donna  diffonde nella notte  l’eco di un’infelicità  senza luogo  senza tempo un po’ più lontano  il rumore del mare.  Questa voce giunge

Shakespeare: Sonetto 130 "My mistress' eyes".

Erminia Passannanti   “MY MISTRESS' EYES” Sonetto 130-CXXX   William Shakespeare (1564 - 1616)     My mistress' eyes are nothing like the sun; Coral is far more red than her lips' red; If snow be white, why then her breasts are dun; If hairs be wires, black wires grow on her head.   I have seen roses damasked, red and white, But no such roses see I in her cheeks; And in some perfumes is there more delight Than in the breath that from my mistress reeks.   I love to hear her speak, yet well I know That music hath a far more pleasing sound; I grant I never saw a goddess go; My mistress when she walks treads on the ground.      And yet, by heaven, I think my love as rare As any she belied with false compare.   -----   Gli occhi della mia amata non sono come il sole, più rosso è il corallo delle labbra sue. Se la neve è bianca perché il suo seno è terreo? Se i capelli sono cavi, in testa ha fili di ferro.   Ho

Castelfranco Emilia. Conferenza sul Salò di Pier Paolo Pasolini

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Poema a due voci - Lucini & Passannanti

G. : All’erta, popolo lezioso che vivi un’effimera esistenza di qualche mese soltanto elettorale poi t’infossi nell’oggidiano come mitica patata per cinque lunghi anni sotterra a maturare, all’erta! un dio s’aggira fra di noi sguardo corrusco, forte mascella (fa la sua parte il trucco) un dio che come ogni dio s’e fatto da sé (e non ti lamentare se cresce il prezzo della cocaina) ed ha il potere di trasformare in oro ogni monnezza, in senno ogni cazzata, tutto per il meglio, il mondo preso per la coda e rovesciato perché lo sguardo si cambi l’inizio diventi la fine e viceversa la sostanza puzzolente di fogna in qualche modo scoli, e pur permanendo si disperda di tutta questa merda si faccian fiori, li si dipinga con il blu del cielo e il nero sullo sfondo all’erta, un dio tremendo che sorride sempre scintillano i suoi denti né sappiamo cos’altro ancora scintilli nel segreto (lo chiederemo alle veline, ragazze di stomaco buono

La grande bellezza, di Sorrentino

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La grande bellezza La grande bellezza ha molti pregi. E' un'opera apprezzabile per il tributo ad un ampio, anzi ampissimo cerchio extratestuale, memorabile nel mercato culturale: referenti importanti nella letteratura (Proust, Flaubert,   Schnitzler, eccetera), nella musica, nel cinema (Fellini, Kubrick, Pasolini,   etc.), nella fotografia, nella politica-spazzatura attuale… E' un film postmoderno, citazionista (tanto per suggerire un riferimento eclatante, un rimando continuo specie nelle scene del ballo e della mondanità romana, è a D'Agostino, Pizzi e il Cafonal"), che appare sia superficiale sia profondissimo: è un effetto questo molto abile. La profondità del superficiale, e la sua estetizzazione, lenta ed estrema. Il film ha varie sub-trame, che si intrecciano intorno ad un personaggio centrale, il quale ha carattere e malinconia esistenzialista, ma che è reso per questo anche un po’ patetico: una trama tragicomica, con dell

LA RICOTTA. IL SACRO TRASGREDITO. UN VOLUME CRITICO SU LA RICOTTA (RO.GO.PA.G., 1963) PIER PAOLO PASOLINI (1922- 1975)

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List Price: $14.00  About the author: Erminia Passannanti ha conseguito un Ph.D. in letteratura italiana presso lo University College London (2004) con una tesi di dottorato sull'opera di Franco Fortini (Essay Writing, Lyric Diction and Poetic Translation in the Work of Franco Fortini, UCL, 2004). Ha pubblicato la monografia Poem of the Roses. Linguistic Expressionism in the Poetry of Franco Fortini (Troubador, 2004). Ha co-edito il volume di letteratura ed estetica Vested Voices (Troubador, 2006). È ideatrice e curatrice dell'antologia di poesia e scrittura saggistica, Poesia del Dissenso (Troubador, 2004, vol. I; Joker, 2007, Vol. II). Si occupa di cinema: suoi saggi editi in sillogi esegetiche sul cinema di Pasolini includono studi sull'uso dell'iconografia sacra in La ricotta. Attualmente conduce una ricerca sulla censura cinematografica e la Chiesa Cattolica presso la Brunel University (London, UK). È docente di ruolo di Lingua e Letteratura Inglese.